“Cosa sono quelle macchie?” “Perché ha i denti così sensibili e dolenti?”
Queste domande diventano sempre più frequenti.
Con l’acronimo MIH (molar and incisor hypomineralization) si intende la ipomineralizzazione dello smalto, di origine sistemica, che coinvolge da 1 a 4 primi molari permanenti, con frequente interessamento degli incisivi. A volte possono mostrare difetti dello smalto anche i secondi molaretti decidui (sintomo prodromico), i secondi molari permanenti e i canini permanenti. I denti del mascellare superiore sono più frequentemente affetti rispetto a quelli della mandibola.
E’ caratteristica di questo millennio e vengono colpiti un bambino su quattro.
L’ipomineralizzazione è un difetto qualitativo dello smalto. Si manifesta con macchie di colore bianco-giallo o giallo-marrone. Più sono grandi, scure e maggiore è il numero dei denti coinvolti e più è importante è la malattia.
Vi sono diversi gradi di gravità di ipomineralizzazione
- lieve si manifesta unicamente con un cambiamento di colore
- moderata con una perdita di smalto
- severa in cui la perdita di tessuto riguarda anche i tessuti sottostanti, la dentina
Le lesioni tendono ad aggravarsi nel tempo ed i molari vanno precocemente incontro allo sgretolamento dello smalto e successivamente a carie
Nelle forme più severe i molari ipomineralizzati sono molto sensibili e i bambini affetti riferiscono notevole fastidio allo spazzolamento, alla masticazione o anche solo respirando aria fredda.
Per questo motivo i piccoli pazienti tendono a non curare adeguatamente l’igiene domiciliare causando così un circolo vizioso che porta al rapido deterioramento dei molari stessi.
Le Cause
Le ipotesi sulle possibili cause dell’MIH sono numerose, ma non ancora certe; non si sa perché sia così frequente solo al giorno d’oggi.
Carenza di vitamina D che determina una alterata mineralizzazione dello smalto per deficit di calcio
Le malattie verificatesi entro i primi 3 anni di vita (asma, infezioni del tratto respiratorio, otite media, tonsilliti, malattie esantematiche, etc.) ossia nel periodo di mineralizzazione dei primi molari e incisivi centrali permanenti.
Negli ultimi tempi si sta indagando sulla correlazione tra l’MIH e l’utilizzo di alcuni antibiotici, tra cui l’amoxicillina.
I difetti di ipomineralizzazione tendono ad aggravarsi con l’età.
La terapia
Innanzi tutto va sfatata la convinzione diffusa che sia inutile curare i denti da latte: al contrario, questi hanno una grande importanza per la crescita delle arcate dentarie, oltre che per la funzione masticatoria e per lo sviluppo del linguaggio.
Fondamentale è la diagnosi precoce e l’identificazione dei soggetti a rischio. Individuare la MIH prima che si verifichi una progressione dei danni, dà la possibilità di:
procedere con metodiche di remineralizzazione e desensibilizzazione, con trattamenti domiciliari, attraverso prodotti specifici a base di fluoro e/o caseina (vedi protocollo tooth mousse) che si sono dimostrati efficaci a questo proposito, limitando o riducendo terapie fastidiose per il piccolo paziente.
intervenire con il trattamento della ipersensibilità, al restauro degli elementi dentali compromessi.
Ancora più importante è la prevenzione, fornendo ai genitori una corretta informazione su questa recente, ma sempre più diffusa, sindrome e sul fatto che denti così ipomineralizzati richiedono un monitoraggio costante nel tempo.
Visite periodiche trimestrali per prevenire la formazione della carie
Cosa possono fare i genitori
Il ruolo dei genitori è sicuramente essenziale nella prevenzione del problema.
In primo luogo è bene evitare di somministrare farmaci di qualunque tipo ai bambini con leggerezza, senza chiedere prima il parere del pediatra.
L’igiene orale va seguita fin dai primi mesi, evitando di abituare il bambino ai gusti dolci del miele e dello zucchero, tra l’altro il miele è proibito almeno fino ai due anni, per possibili allergie ai pollini. Vanno invece proposti alimenti resistenti come frutta e verdura, che allenano le gengive e quindi aiutano i denti a crescere sani.
I bambini vanno portati dal dentista e i controlli devono essere regolari: anche i denti da latte, infatti, vanno curati e osservati con attenzione, perché eventuali malattie a loro carico possono anticipare problemi ai denti definitivi.
Già a 18-24 mesi, poi, è bene che il bambino inizi a prendere confidenza con lo spazzolino da denti, senza dentifricio e sotto controllo di mamma e papà.
Leave a reply